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Lo chemin de fer è un gioco molto simile al Baccarà per quanto riguarda i punteggi e le carte utilizzate, sebbene se ne distacchi per quanto riguarda lo svolgimento del gioco.
I giocatori si dispongono in cerchio lungo il tavolo; il senso di gioco è antiorario. Un giocatore usualmente fa il banco e il giocatore dopo di lui fa lo sfidante. Il banco passa da un giocatore all'altro quando colui che lo possiede perde il colpo.
Regole del gioco
Il mazzo: lo chemin de fer si gioca con 6 mazzi di 52 carte ciascuno.
Chi ha il banco mette innanzitutto la cifra che vuole giocare vicino al sabot, e il giocatore che prende le carte può scommetterla interamente o parzialmente, lasciando ai giocatori seguenti la possibilità di scommettere finché la cifra decisa dal banco viene raggiunta. Nel caso in cui vi siano delle scommesse parziali, un giocatore che viene dopo può decidere, a sua discrezione di battere il banco, ovvero giocare l'intera cifra proposta dal banco; in tal caso i giocatori che hanno effettuato scommesse parziali devono ritirare le proprie scommesse. Se due giocatori vogliono 'battere' il banco, ha la precedenza colui che precede nel turno antiorario.
Il banco distribuisce in totale (alternativamente) due carte all'avversario e due carte a sé.
L'avversario può chiamare, ovvero chiedere un'altra carta, oppure stare, ovvero non volerne altre; allo stesso modo può procedere, successivamente, il banco. Come nel baccarà bisogna battere con 8 o 9.
Se vince lo sfidante, allora il banco passerà a lui, continuando il senso di gioco; se vince il banco, questi può:
continuare a giocare, lasciando la posta (che è raddoppiata rispetto al turno precedente)
dimezzare la posta, solo entro il 3° turno (la terza vincita consecutiva)
dichiarare "c'è un seguito" ovvero ritirarsi; in tal caso il banco viene messo all'asta.
Se un banco ottenuto tramite battuta perde, il turno ricomincia dal giocatore seguente del banco battuto (quello precedente
Basato sugli stessi principi del Baccarà, lo Chemin de Fer trae il suo nome dal fatto che la cassetta ("sabot") contenente i sei giochi da 52 carte passa da un giocatore all'altro (ciascuno diventa allora Banchiere) e fa più volte il giro del tavolo. Il punto più alto è 9, il più basso 0 (baccarà), tenendo conto che l'asso vale 1, le figure 10, e le altre carte conservano il loro valore nominale. Per fare il conto, si addizionano i punti e si deducono 10 o i multipli di 10. Il "sabot", che circola in senso orario, resta al Banchiere fino a quando la sua giocata non è perdente. Il banchiere distribuisce due volte due carte alternativamente, servendo prima il puntatore, poi il banco. Il puntatore guarda le sue carte e annuncia sia "carta" da 4 a 6, sia "nessuna carta" a 6 o 7. A 5, il giocatore può scegliere se pescare o restare. A 8 o 9, scopre le sue carte e il gioco si ferma.
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Questo gioco è nato dall’italia. E’ noto che già nel medioevo esisteva un gioco chiamato “baccara”, giocato con dei tarocchi.Non dobbiamo stupirci se non venivano usate le carte da gioco che noi conosciamo. Le carte dei tarocchi erano allora considerate oggetti preziosi, tanto da essere decorate da grandi artisti, ed erano usate come normali carte da gioco ma anche come strumento di divinazione. Nonostante la sua origine si presume collocata geograficamente in Italia, il suo nome resta francese. La sua più imponente diffusione risale alla corte francese, gioco molto in voga nel Settecento alla corte del Re di Francia.Solo recentemente, nella prima metà del Novecento, è stato adottato dall’aristocrazia francese come gioco d’élite. Da questo momento il suo nome venne sostituito. Dall’ormai storico “baccara” si passa al più soffisticato Chemen de Fer, il nome con cui lo conosciamo tutti.Oggi lo chemin de fer è considerato il gioco di carte più elegante al mondo: l’abilità dei giocatori e l’entità delle puntate fanno sì che in molti Casinò europei le partite ed i tornei si svolgano in aree riservate e sovergliate.I giocatori si dispongono in cerchio lungo il tavolo; il senso di gioco è antiorario. Un giocatore usualmente fa il banco e il giocatore dopo di lui fa lo sfidante. Il banco passa da un giocatore all’altro quando colui che lo possiede perde il colpo.
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